La formazione in azienda dovrebbe definire strategie e approcci utili a generare e mantenere viva nel tempo la stretta correlazione tra gli obiettivi di business e la crescita delle persone.
Quali strumenti possono aiutare a raggiungere questo traguardo? Come la formazione può riuscire lì dove la routine di lavoro fa incespicare? Propongo qui alcune soluzioni, non definitive, ma da sperimentare.
Il valore dei dati
L’uso delle Learning Analytics (LA) può permettere raccogliere dati e informazioni per personalizzare le strategie formative, migliorando l’interazione e il coinvolgimento delle persone nell’attività di training.
Un esempio? Uno studio condotto in Brasile ha mostrato come l’implementazione di LA ha permesso di identificare 18 scenari socio-affettivi differenti e di sviluppare più di 100 strategie formative mirate (trovi il link alla fine di questo articolo). Ad esempio, tramite un corso di formazione online, un’organizzazione può utilizzare i dati raccolti tramite LA per comrpendere quali persone necessitano di maggiore supporto motivazionale e quali rispondono meglio a feedback immediati.
Implementare la LA per monitorare la partecipazione ai corsi online e adattare i contenuti formativi in base alle esigenze individuali può aumentare l’efficacia e la motivazione delle persone coinvolte.
Se i dati indicano che un gruppo di persone è demotivato, si possono introdurre elementi di gamification nel percorso formativo per rendere il corso più coinvolgente o ristrutturare le informazioni in modo che non siano ridondanti, o che siano parcellizzate in modo da rendere più facile apprendere per “unità di senso”. Allo stesso tempo, i dati possono rivelare quali persone sono altamente motivate: queste potrebbero beneficiare di compiti più complessi o assumere ruoli di leadership nei progetti di gruppo.
Promuovere l’innovazione incrementale
Prendiamo un paio di casi studio e proviamo a traslarli “in salsa training”: Cunard Line e Kickstarter.
Cunard Line ha introdotto nuove crociere tematiche per attrarre una clientela diversa senza per questo perdere i clienti abituali.
Kickstarter ha creato una piattaforma di crowdfunding che ha dato l’opportunità ai creatori di prodotti di raccolgiere fondi per realizzare il proprio sogno imprenditoriale, riducendone i rischi. Entrambe sono organizzazioni che si sono date uno spazio di sperimentazione.
In azienda l’innovazione nella formazione potrebbe passare anche attraverso incubatori interni: alcune aziende già ne ospitano al proprio interno. In questi incubatori, nuove idee potrebbero essere sviluppate, messe alla prova, testate e poi integrate nel flusso dei processi formativi esistenti. Questo approccio non solo stimolera la creatività, ma riduce anche l’impatto negativo delle trasformazioni radicali “imposte” dall’alto, essendo generato all’interno dell’organizzazione stessa e sperimentata e valutata da colleghi, contribuendo a massimizzare l’equilibrio delicato tra innovazione e stabilità.
Implementare nuove tecnologie e metodi formativi in modo graduale consente inoltre un adattamento naturale e soft alle novità, senza scossoni. Sarebbe più semplice gestire i feedback, monitorare l’efficacia delle nuove soluzioni e apportare eventuali modifiche, in coerenza e sinergia con i processi formativi in essere.
Superare il quiet quitting
Il “quiet quitting” descrive un atteggiamento in cui le persone si limitano a fare il minimo indispensabile: è un fenomeno più diffuso di quanto si pensi. Secondo un’indagine Gallup del 2023, realizzata in più di 160 Paesi, il 59% dei lavoratori svolge solo le mansioni minime richieste per mancanza di motivazione o di valorizzazione all’interno del contesto lavorativo.
Certo, una delle cause del quiet quitting è l’insoddisfazione economica, ossia il non sentirsi pagati adeguatamente per il lavoro svolto, ma qui volgio fermarmi su un altro aspetto…
Per contrastare il fenomeno del quiet quitting è anche necessario lavorare sul coinvolgimento e sulla soddisfazione delle persone: un programma di formazione che integra elementi di social learning, in cui le persone possano condividere esperienze e conoscenze, può migliorare il senso di comunità e motivazione. Le persone spesso non chiedono che sentirsi parte di qualcosa, di poter dare valore al proprio ruolo, alle proprie capacità. Creare un punto di relazione tra pari, on line e off line, dà nuovi stimoli e genera quel pizzico di autostima e di consapevolezza di sè all’interno dell’organizzazione che alza il livello di disponibilità a essere coinvolti.
In questo caso, anche la Spiral Dynamic Theory (SDT) può avere un ruolo significativo nella formazione aziendale, fornendo un quadro per comprendere i diversi livelli di motivazione e i sistemi di valori delle persone in un’organizzazione.
La Spiral Dynamic Theory (SDT) è un modello di sviluppo psicologico che descrive l’evoluzione dei sistemi di valori e delle capacità di problem solving delle persone e delle organizzazioni. Sviluppata da Clare W. Graves, la Spiral Dynamic Theory identifica otto livelli di complessità dei valori. Ogni livello riflette un modo di pensare e affrontare i problemi, con la possibilità di evolvere attraverso esperienze e sfide. Magari sarà l’argomento di un futuro post…
Valorizzare le emozioni
Le esperienze di apprendimento devono essere progettate per coinvolgere emotivamente le persone. Utilizzando strumenti come chat, librerie virtuali e forum, le aziende possono facilitare l’interazione e la collaborazione. Questo si collega anche a quanto detto poco fa in relazione al quiet quitting.
Ad esempio, un’organizzazione potrebbe introdurre sessioni di apprendimento settimanali in cui le persone discutono di argomenti rilevanti per il proprio lavoro e condividono buone pratiche. Questo non solo facilita l’apprendimento e la condivisione di competenze, ma rafforza anche i legami tra colleghi.
Anche offrire diverse risorse formative consente alle persone che devono seguire un percorso di formazione di scegliere il metodo di apprendimento che meglio si adatta al proprio stile e alle proprie esigenze.
Questi approcci alla formazione aziendale non solo migliorano le competenze delle persone coinvolte, ma creano anche un ambiente di lavoro più ricettivo e, di coneguenza, più produttivo.
Emozioni e apprendimento sono due facce della stessa medaglia: si influenzano a vicenda. Riconoscere l’importanza delle emozioni nella formazione delle persone significa comprendere come esse influenzino direttamente i processi cognitivi e l’apprendimento.
Le emozioni non sono semplici spettatori nel processo di apprendimento, ma guide attive che possono aiutare a prendere decisioni e formulare idee.
Conclusione
Implementare strategie personalizzate e promuovere l’innovazione incrementale è un passo fondamentale per l’autonomia e la voglia di formarsi di ogni individuo. Investire nella formazione continua e nell’innovazione incrementale genera una forza lavoro più competente, motivata e soddisfatta, capace di affrontare meglio il domani.
Per un’organizzazione, investire in una formazione che utilizzi dati e strategie personalizzate favorisce la generazione di un ambiente di lavoro più dinamico e resiliente. Innovare gradualmente, valorizzare le emozioni e comprendere i diversi livelli di motivazione con approcci come la Spiral Dynamic Theory consente di creare programmi formativi che non solo migliorano le competenze, ma rafforzano anche il senso di appartenenza e la soddisfazione delle persone che operano nell’organizzazione.
In questo modo, la formazione mantiene il suo ruolo di motore di crescita continua, allineata con gli obiettivi di business e capace di guardare avanti.
Segnalo per concludere alcuni letture per approfondire il tema:
Experiential Learning in the Workplace (pubblicato dalla Harvard Business Publishing).
International Advanced Corporate Learning iJAC − Vol. 16, No. 2, 2023
Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo sui social.
Gli altri post sull’e-learning li trovi qui.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER per non perdere i futuri post!
Foto di Tim Gouw
Hi! This post couldn’t be written any better! Reading
through this post reminds me of my good old room mate!
He always kept chatting about this. I will forward this post to
him. Fairly certain he will have a good read. Thanks for
sharing!