Un approccio metacognitivo alla formazione digitale può aiutare le persone a imparare meglio, soprattutto quando si tratta di attività apprendimento continuo professionalizzante? Sì, basta pensare a come pensiamo 😉

 

Metacognizione: di cosa si tratta

La metacognizione riguarda quei processi che le persone adottano e applicano per pianificare, monitorare e valutare quanto bene hanno compreso un’informazione e cosa possono fare di quell’informazione: può essere considerata in tutto e per tutto un approccio strategico all’apprendimento.

Pianificare, monitorare e valutare il proprio apprendimento ha un impatto importante sulla spinta alla formazione di ciascuno di noi, sin dai banchi di scuola. Apprendere non è solo questione di metodo: è anche un processo di consapevolezza.

Metacognizione: apprendimento adultiConsideriamo la pratica del recupero delle conoscenze. Insegnare a misurare le proprie prestazioni formative aiuta gli le persone a calibrare in che punto si trovano all’interno del proprio percorso di apprendimento rispetto al punto in cui dovrebbe o vorrebbe essere. Un buon formatore può aiutare a individuare, come allpinterno di una mappa, il punto in cui si è, quali sono le conoscenze apprese (il percorso già fatto, le tracce che abbiamo lasciato alle nsotre spalle) e quali invece quelle che abbiamo di fronte (quanti passi dobbiamo compiere per raggiugnere la meta). A cosa serve tutto questo?
Ad esempio, a fare in modo che le persone siano più consapevoli del proprio apprendimento o, dall’altra parte, ad evitare che siano troppo sicure di sé, sottovalutando nella realtà le lacune formative.

Non è facile chiedere a un partecipate a un’attività formativa di ragionare su come e perché stanno imparando (riflessione critica) o chiedere di integrare il contenuto che sta studiando con abilità, atteggiamenti, tratti ed esperienze personali (riflessione) che lo portino a ricordare, conservare, applicare o trasferire una conoscenza più efficacemente. In breve, ci va tempo: è una pratica che va esercitata e tenuta viva.

Nelle metacognizione vanno considerati 2 momenti fondamentali:

  1. quando pianifichiamo, monitoriamo e valutiamo l’apprendimento;
  2. quando comprendiamo i processi chiave coinvolti nell’apprendimento.

L’accento va posto sulla necessità di allenare o addestrare ad apprendere. In questo senso, il formatore diventa più un mediatore, un agente del cambiamento, che aiuta a leggere la realtà, ossia il processo attraverso il quale apprendiamo. Il formatore deve aiutare quindi mettere in atto quei meccanismi che possono facilitare le persone a pianificare, monitorare e portare a valore le proprie attività formative.

 

Metacognizione e formazione sul lavoro

Apprendere sul lavoro - metacognizioneDove e come utilizzare la metacognizione nella formazione per la crescita professionale?

Il primo passo da compiere è definire gli obiettivi e quanto è necessario a pianificare, monitorare e verificare l’apprendimento. A questo va aggiunta la valutazione dell’efficacia delle strategie formative scelte per apprendere in maniera efficace.

A mano a mano che le persone accrescono la capacità di analisi del proprio percorso di apprendimento, possono essere introdotte attività che favoriscano la riflessione critica, ossia attività che richiedano alle persone di identificare i presupposti alla base di ciò che stanno imparando, nonché le esperienze personali, i processi e le conoscenze che hanno dato origine al modo in cui hanno compreso qquello che dovevano apprendere.

La motivazione rimane in ogni caso fondamentale: è la “spinta” che attiva le persone e le porta in una determinata direzione, orientandone anche i comportamenti. In relazione alla motivazione, bisogna tenere amente tre fattori:

  • le persone devono darsi degli obiettivi da raggiungere (e di cui devno essere consapevoli);
  • è importante il modo in cui le persone si pongono in rapporto alla formazione e alla possibilità di ottenere un risultato positivo o negativo dal proprio percorso di apprendimento;
  • quali sono gli strumenti che ciascuno mette in atto per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Non possiamo ridurre tutto questo ad una singola strategia di apprendimento. Dobbiamo pensare più a un approccio strategico alla formazione.

Ogni persona deve essere convinta di poter affrontare il percorso formativo che ha davanti ed essere pronta a impiegare le proprie risorse per raggiungere gli obiettivi. Allo stesso tempo, deve essere in grado di modificare flessibilmente la propria strategia di apprendimento, di adattarla alle richieste del percorso formativo stesso e di applicare eventualmente anche altre strategie per portare a termine la formazione.

L’uso di una strategia specifica non necessariamente è un vantaggio.

Serve saper esaminare l’apprendimento e saper scegliere quale strategia adottare e come acquisire quella determinata conoscenza, in base alle risorse – anche cognitive – che si hanno a disposizione e a quelle che siamo in grado di “catturare”. In concreto, si tratta di saper scegliere di quante e quali risorse mentali si ha bisogno per procedere in un determinato percorso di apprendimento (proprio quello e non un altro).

 

Come possiamo migliorare la metacognizione nell’e-learning

Se le capacità metacognitive si apprendono con la pratica, allora sarà meglio allenarle: questo vale anche nell’e-learning.

Ecco qualche attività che può tornare utile nell’impostare un percorso formativo on line:

  • Consentire alle persone di assumere il controllo della propria esperienza di e-learning dando loro la libertà di scelta.
    Dai la possibilità di scegliere quali progetti cformativi ompletare, quando e quali argomenti esplorare. L’obiettivo è generare un autentico interesse per l’argomento formativo: è infatti più probabile che le persone attivino il proprio pensiero critico, la propria capacità di analisi e il pensiero creativo per risolvere un problema che loro stesse hanno scelto di affrontare.
  • Rivedere, identificare e valutare.
    Alla fine di ogni attività di e-learning, incoraggia le persone a ricostruire e valutare il proprio processo di apprendimento, a “pensare a come hanno pensato“. Raccogli le opinioni di chi ha preso parte al percorso formativo non solo misurando quanto questo è stato gradito o meno, ma tenendo in considerazione anche il metodo che le persone hanno usato per acquisire una nuova conoscenza, quali argomenti hanno seguito in maniera più proficua, qanto tempo hanno dedicato, qauli difficoltà hanno incontrato ecc. Chiedi loro di identificare le strategie che hanno utilizzato per portare a termine il percorso e perché hanno scelto di adottare quelle strategie.
  • Incoraggia le persone a tenere separato ciò che sanno da ciò che devono sapere.
    Prima di ogni attività formativa, porta le persone a determinare ciò che già sanno e ciò che devono apprendere: l’obiettivo è pur sempre colmare un divario , qualunque esso sia e per quanto grande possa essere.

Sviluppare la metacognizione nell’e-learning è possibile e può aiutare le persone a migliorare il proprio processo di pensiero e apprendimento: Tutto questo porta a ottenere risultati migliori.

 

man sitting on chair in front on window during daytimeLe strategie metacognitive sono fondamentali per apprendere con maggiore profondità e comprensione, anche quando si tratta di formazione online.

La metacognizione aiuta a far comprendere i processi attraverso cui si apprendiamo. Ci può rendere più consapevoli delle conoscenze da coltivare e quelle invece che possiamo  considerare già apprese e, a volte, obsolete. Questo approccio strategico alla formazione mette le persone nella migliore condizione: quella di studenti che per tutta la vita possono imparare, disimparare e imparare nuovamente, in un moto perpetuo.

Ti segnalo un’infografica sulla metacognizione che ho trovato davvero ben fatta: la trovi qui.

 

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Gli altri post sull’e-learning li trovi qui

 

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Credits https://unsplash.com/@bkotynski

 

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