Vuoi aggiornare il tuo sito web? Vuoi andare on line?

Bene, prima di tutto serve un progetto.

Ci sono pochi passi da compiere nel processo di progettazione di un sito.

Prima di entrare nel merito, voglio dirti che io non sono un programmatore. Per lo sviluppo e la programmazione mi affido a chi sa farlo.

Il mio ruolo è quindi progettare, “disegnare” un sito, che per contenuti e forma sia fedele alle aspettative del cliente e risponda alle sue esigenze.

Considero nel mio lavoro di progettazione 3 fasi:

  1. Raccolta di informazioni
  2. Pianificazione
  3. Design

Ah,  il gruppo di lavoro che si forma attorno al progetto web è la chiave del successo. Gli attori coinvolti sono tanti: il progettista, il programmatore, il sistemista, l’esperto di SEO ecc. Sopra tutte queste persone c’è il cliente con le sue esigenze e i suoi obiettivi.

Oggi è troppo importante essere on line ed esserci in maniera efficace: scegliere bene con chi lavorare fa risparmiare tempo, rogne e soldi a tutti.

Ma partiamo con la prima fase.

1. Raccolta informazioni

Il primo passo nella progettazione di un sito web è la raccolta delle informazioni. Questo serve sia per creare il “concept” del sito, l’idea grafica, sia per definire il taglio che avranno i contenuti: è il momento più importante, perché segna il passaggio da un’idea a un progetto.

Lo sforzo sta nel comprendere il cliente, conoscerne la storia, la mission, la visione e i valori. Si definisce come il sito web potrebbe essere utilizzato per raggiungere gli obiettivi che il cliente vuole raggiungere.

In questa fase non può mancare un fiume di domande, anche scontate, che possano aiutare a comprendere l’attività e le esigenze del cliente. Si parte da:

  • Qual è lo scopo del sito? Vuoi fornire informazioni, promuovere un servizio, vendere un prodotto?
  • Cosa speri di realizzare costruendo questo sito web?
  • Qual è la persona “ideale”, l’utente che vorresti vistasse il sito? A chi vuoi parlare? Con che linguaggio?
  • Che informazioni vorresti dare? Che immagine hai in mente per il sito?

Questa è anche una fase di brainstorming, in cui si mettono sul piatto le prime ipotesi di struttura e di grafica: è lecito tutto, o quasi. 😉

… è un tesoretto di informazioni e idee da cui pescare quando si entrerà nella pianificazione.

2. Pianificazione

Una volta raccolte per bene le informazioni, è il momento mettersi a tavolino e pianificare il sito web. Si parte creando semplicemente una prima mappa del sito e un disegno di massima, ossia cosa conterrà ogni pagina.

La mappa del sito è un elenco degli argomenti e delle aree del sito, compresi sotto-argomenti, e di come queste debbano essere tra loro collegate.

Per disegnare una prima struttura si può facilmente usare una mappa mentale e condividerla con il cliente. Per fare le mie mappe io uso Mindomo, ma esistono molte altre app utili allo scopo.

Costruire una mappa serve a sviluppare un sistema di navigazione coerente con le esigenze e gli obiettivi del cliente e facile da comprendere per l’utente finale. Pensare a una buona interfaccia utente rende il sito intuitivo da navigare e costituisce un vantaggio competitivo on line.

In questa fase si deve anche definire se e come il sito interagirà con i social media e quali canali di comunicazione diretta valga la pena attivare per generare traffico, catturare e fidelizzare gli utenti (es. servizio mailing list, contenuti aggiuntivi, carte fedeltà, politica delle “call to action” ecc.).

Qui si va chiarito, anche con chi svilupperà il sito, quali tecnologie devono essere implementate, quale CMS usare o meno.

3. Design

A questo punto passiamo dal “concept” del sito a determinarne l’aspetto.

Nulla deve essere fatto senza considerare la persona “ideale” a cui ci si rivolge. Un sito che vuole attirare l’attenzione di chi lavora nell’area Risorse Umane perché è la vetrina di un’azienda che si occupa di outsourcing sarà molto diverso da uno che guarda a chi ha animali domestici perché vende crocchette per gatti.

Ora è anche momento di incorporare il logo aziendale, definire i colori del sito per aiutare a rafforzare l’identità nostro cliente. Ovviamente, è decisamente auspicabile che l’identità sia coordinata con la presenza del cliente sui social media e con le attività off line…

Da non dimenticare tutta la parte di copywriting, importante per i risultati di ricerca on line e per non far fuggire gli utenti alla prima visita. I contenuti devono essere originali, utili, ben organizzati e leggibili quasi a colpo d’occhio. Va affinato quel che si vuol dire, in modo che sia chiaro e facilmente rintracciabile: il tutto va accompagnato con la nota estetica del sito.

Il web designer crea in questa fase uno o più prototipi del sito. In genere si tratta di qualche screenshot che fa immaginare come potrebbero essere alcune pagine o di un accesso a un’area di test in cui il cliente può vedere come sta venendo il lavoro.

Qui il suggerimento per il cliente è condividere il prototipo con persone fidate e obiettive, che possano dare suggerimenti e stimoli. Se poi si hanno tra le persone a cui far vedere l’anteprima una decina di persone che corrispondono al cliente tipo, meglio ancora… Raccogliere questi dati sarà utile per migliorare la dinamica di navigazione e proporre messaggi più chiari.

Un sito web ben fatto deve mettere l’utente nella condizione di trovare quel che cerca senza pensarci.

 

Diciamo che il lavoro finisce qui, ma in realtà non è proprio così.

Nelle fasi successive di sviluppo e testing è comunque importante continuare ad affiancare l’azienda il web designer e lo sviluppatore per fare in modo che il sito rispetti gli obiettivi e che renda la vita facile a chi dovrà visitarlo.

Un buon rapporto di lavoro con chi lavora al sito in ogni fase è fondamentale per assicurare che si sta creando un sito web che funzioni e di cui il cliente sarà soddisfatto.

E tu hai già messo mano al tuo sito? Sei pronto per aggiornarlo?

 

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