Post scritto in originale per Sail4Sales

 

Ogni azienda piccola media o grande dovrebbe avere un piano di digital marketing.

Lo scenario ideale è avere un piano annuale, ma anche una pianificazione a 3-6 mesi può essere sufficiente, soprattutto all’inizio.

Cosa serve per costruire un piano di digital marketing?

Un foglio o un file che riporti la struttura delle attività da portare avanti con annesse risorse in termini di tempo e persone, investimenti e ritorni, che giustifichino le azioni che vogliamo condurre: è necessario pensare alla comunicazione integrata, ossia includere nel piano sito web, blog, newsletter e social media. Potete anche usare uno dei tanti software di project management. A voi la scelta, basta che il piano sia chiaro, concreto e completo.

Per misurare i risultati delle vostre azioni di marketing digitale non esiste niente di meglio che:

  1.  chiedere ai nuovi clienti come si sono arrivati a voi;
  2. analizzare i risultati di traffico sul vostro sito web, che è il luogo di “atterraggio” del lavoro fatto on line.
Esistono vari strumenti di analisi, Google Analytics e Google Website Optimizer in primis, che consentono di misurare i risultati in termini di visite, frequenze, rimbalzi, pagine di ingresso e altri dati…

La chiave per migliorare la propria presenza on line non è impostarli e lasciare che esistano, ma avere l’abitudine di controllarli regolarmente e agire di conseguenza ove è necessario apportare miglioramenti.

Grazie al cielo non bisogna fare tutto da soli. Automatizzare i processi di lettura e interpretazione del lavoro sul web e sui social media è molto semplice. Se non interessa far finta di “generare rumore”, ma l’obiettivo è far circolare la vostra presenza in rete, affinando e ottimizzando via via la comunicazione, potete scegliere di usare uno – meglio più di uno – dei tanti strumenti gratis e a pagamento esistenti.

Andare avanti alla cieca è il modo migliore per prendere una musata contro il muro: molto meglio fare, misurare e aggiustare che concentrarsi solo su cosa fare.
Attenzione però nel considerare la misurazione come panacea di tutti i mali: rischiereste di perdervi in una montagna di dati.

Attivare sistemi di misurazione su progetti digitali è comunque davvero essenziale. Dobbiamo trovare l’equilibrio per separare il grano dalla gramigna e per far questo serve una plancia di comando ben accessoriata.

Rafforzando il concento, gli strumenti di lettura e analisi dei social media sono importanti per:

  1. ottimizzare tempo e risorse;
  2. avere una panoramica dei contenuti usati nel tempo;
  3. analizzare i dati di traffico e identificare le fonti “redditizie”;
  4. individuare i contenuti che funzionano;
  5. facilitare il lavoro quotidiano;
  6. verificare gli obiettivi;
  7. conversare meglio con i nostri fan, follower.

Ma veniamo a noi.

Ecco alcuni strumenti che spero troviate utili per il vostro lavoro in rete (trovate i link a fine post)

  1. SocialBakers: strumento completo per misurare la crescita ed esportare un report in Excel e PDF, molto utile per controllare diversi account.
  2. Topsy: ti serve vedere si sono aumentate le conversazioni su Twitter in merito a un certo argomento o sulla tua azienda? Detto fatto.
  3. BuzzSumo: è uno strumento di lettura dell’efficacia delle strategie di SEO e  social media: è spesso usato come fonte di ispirazione per generare buoni  contenuti e titoli interessanti per i post.
  4. Tiempy: una piattaforma per la pubblicazione su tutti i tuoi social network. Hai un contenuto interessante da diffondere? Tiempy lo pubblicherà nel momento di maggiore impatto, quindi quel che vuoi dire potrà esser visto da più persone, rendendo il contenuto più virale.
  5. Talkwalker: uno strumento di ascolto per tenere sott’occhio le conversazioni, la voce delle aziende che seguiamo o dei concorrenti.

L’ultimo strumento che voglio segnalare è Cyfe, una piattaforma che costruisce un luogo su misura in rete, un aggregatore, con le informazioni che riteniamo utili sapere sul nostro uso dei social media e non solo. Integra tra gli altri Google Analytics,  AdSense, Facebook, WordPress, Twitter, Salesforce: davvero speciale.

In conclusione, dato che esistono strumenti che rendono più facile il lavoro sui social media, perché non usarli?

La migliore conferma per misurare correttamente le performance del nostro piano di digital marketing, con particolare attenzione ai social media, deriva dall’aumento della conoscenza del mondo online e dei suoi strumenti, così da identificare correttamente i parametri rilevanti per ciascun obiettivo prefisso e interpretare correttamente i risultati.

Gli strumenti sopra citati, insieme ad altri ben più noti (Hootsuite, Buffer, Tweetdeck ecc.), ci facilitano il lavoro e, soprattutto, ci danno informazioni valide per potenziare la nostra presenza in rete, senza contare il correlato beneficio per la produttività.

Ricordiamoci sempre che… gli strumenti analizzano, noi dobbiamo decidere cosa fare. ?

 

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