Come utilizzare un podcast nella strategia e-learning?

I podcast stanno vivendo una crescita senza precedenti come mezzo di fruizione dei contenuti e hanno rivelato di avere un grande potenziale nella formazione a distanza. L’ascolto di podcast può coinvolgere così tanto da convertire l’esperienza in una forma di dipendenza soft: non è più solo un fenomeno tecnologico ma è diventato un fenomeno culturale, con autori non meno forti dei videoinfluencer.

 

Podcast e e-learning: perché

L’introduzione del podcast audio nella formazione a distanza è alla fine piuttosto recente, anche se l’apprendimento via audio non è una novità, soprattutto nell’apprendimento delle lingue. Ricordate le audiocassette de “L’Inglese per tutti”?

Quando parliamo di podcast ci riferiamo quindi a un modello di fuizione dei contenuti che è stato capace di rigenerarsi grazie alla tecnologia e alla rete. Il podcast risponde all’esigenza di costruire contenuti formativi d’impatto e più semplici da generare ed è oggi una risorsa molto versatile per la formazione asincrona, in grado di mantenere la ripetibilità e la libertà di accesso tipiche dell’apprendimento autogestito.

Rispetto alla lettura di un testo o alla fruizione di un video, il podcast permette infatti di fruire di un contenuto formativo senza la necessità di dedicarvi uno dei sensi: la vista.

Non essere costretti a guardare uno schermo per formarsi, non avere il vincolo visivo, aumenta le occasioni di apprendimento: si può seguire un corso o un contenuto di interesse mentre si svolgono altre attività che richiedono bassa concentrazione. Ad esempio, ascoltare un podcast in vagone affollato della metropolitana non è un problema, mentre lo è guardare e ascoltare qualcosa sullo schermo di uno smartphone. Ascoltando un podcast, è possibile formarsi mentre si passeggia in un parco, durante uno spostamento, mentre si prepara un piatto in cucina, durante una pausa davanti alla macchinetta del caffè…

Inoltre, l’ascolto di podcast permette di tutelare la riservatezza del contenuto. Su un treno o seduti al tavolino di un bar, possiamo certo seguire un corso su uno schermo, ma quanto saranno davvero riservati i contenuti di cui stiamo fruendo? Potrebbe vederli il vicino di tavolo o di viaggio. Potrebbe essere un problema. Invece, un semplice paio di cuffie o auricolari isolano la nostra esperienza formativa e riducono l’accesso indesiderato ai contenuti.

Se consideriamo i tempi di produzione dei contenuti audio, produrre podcast è relativamente più veloce rispetto alla produzione di corsi multimediali o ai videocorsi.

 

Podcast e e-learning: come

Per creare un podcast con un’obiettivo formativo non dobbiamo fare altro che seguire i principi dell’andragogia:

  1. puntare sulla motivazione all’apprendimento;
  2. il programma di studio deve essere all’altezza delle aspettative;
  3. la formazione deve essere una sfida in grado di “trasformare” il partecipante fin dall’inizio o lungo tutto il percorso formativo.

Anche nel podcast bisogna considerare di mettere in moto quei meccanismi di varietà che si rivelano preziosi per non annoiare il partecipante alla formazione. Si può per esempio inserire nel discorso qualche domanda che possa stimolare la riflessione, si può lavorare con voci diverse, dosare le pause e i silenzi, aggiungere suoni e musiche per enfatizzare passaggi cruciali o dare la possibilità al partecipante di immedesimarsi meglio con ciò che sta ascoltando. Tutto deve essere ben costruito per creare una relazione con chi ascolta.

Il podcast funziona quando ha una struttura chiara e quando la durata è paragonabile ad una attività di microlearning. I podcast di lunga durata perdono appeal dopo pochi minuti. Quanto può durare un postcast audio? Un tempo corretto di ascolto è compreso tra i 12 e i 18 minuti. Come per il microlearning, questo non si gnifica che il contenuto deve esaurirsi in media in 15 minuti, ma che è meglio eventualmente frazionarlo in più parti autoconsistenti.

Come nella formazione veicolata con altri media, anche per un podcast è necessario definire in primis obiettivi e scopo educativo, senza dimenticare di aver chiaro da chi sarà composto il pubblico della formazione e quali saranno i requisiti di conoscenza necessari per comprendere il contenuto da ascoltare. Il ruolo di un instructional designer torna sempre utile e il supporto di un esperto della materia non può mancare.

Piccolo suggerimento: l’efficacia di un podcast dipende anche dal contributo di speaker professionisti. Con questo non intendo dire che non sia sensato o possibile coinvolgere nelle registrazioni audio persone d’azienda o testimonial che non hanno scuola alle spalle, ma registrare un contenuto davanti a un microfono non è comunque un gioco da ragazzi, soprattutto se l’obiettivo del contenuto è formativo. Uno speaker professionista è allenato a leggere interpretando, a dare empatia a un testo. Conosce come gestire i tempi, come dare enfasi, come giocare con il tono e il timbro della voce. Può rendere il contenuto più vicino alla realtà.

 

Podcast e e-learning: quando

L’audio, come mezzo di trasmissione di un contenuto, ha un valore immaginativo ed evocativo molto alto e questo può essere sfruttato a vantaggio della formazione e della capacità di memorizzazione. Un podcast può essere un canale aggiuntivo per ripassare o riprendere un concetto chiave, rafforzando le connessioni neuronali e facendo sedimentare una conoscenza nel lungo periodo: è un po’ il processo che ci permette di ricordare a distanza di anni le favole che ci venivano lette da bambini…

Quest’ultimo aspetto si lega alla esperienza narrativa che il podcast è intrinsecamente in grado di generare, a tutto vantaggio dell’efficacia formativa.

Ad esempio, perché non usare il podcast per raccontare l’azienda ai nuovi assunti? Si potrebbero così condividere storie, esperienze di manager, dipendenti ed ex dipendenti che, attraverso la propria voce, il proprio racconto, la propria carica emotiva, potrebbero creare un onda significativa capace di trasmettere la cultura aziendale e far sentire agli ascoltatori parte di una comunità che esiste davvero e che ha valori comuni.

Un podcast, o una serie di podcast, può essere anche usato come strumento per consolidare una consocenza acquisita, descrivere scenari, chiarire i dubbi raccolti dal formatore su un determinato argomento a vantaggio di tutti i partecipanti alla sua sessione d’aula. Volendo, gli stessi partecipanti possono essere coinvolti direttamente nella realizzazione di podcast, favorendo così dinamiche di apprendimento sociale.

 

Il podcast audio interattivo?

Il podcast può non essere uno strumento di ascolto passivo di contenuti audio. Google, Amazon, Apple usano già da anni assistenti vocali che rispondono alle nostre domande, ci aiutano a fare ricerche, indirizzano le nostre scelte. Esistono già risorse che permettono di controllare con la voce la “navigazione” all’interno del podcast. Molte di queste applicazioni hanno finalità di marketing, ma nulla impedisce di sfruttarne le potenzialità dell’interazione audio in ambito formativo.

Se ti interessa questo argomento, parliamone. Il podcast ha il potenziale per essere un potente strumento del nostro kit di risorse e-learning.

 

Curiosità sui podcast

Secondo il rapporto “The Infinite Dial” di Edison Research e Triton Digital, nel 2022 il 41% di americani dai 12 anni in su ha ascoltato un podcast nell’ultimo mese. Lo ha fatto in gran parte via smartphone (73% nell’ultimo trimestre del 2021).

Qualche dato aggiuntivo:

  • il pubblico di ascoltatori di podcast nel 2022 è composto dal 53% di uomini, 46% di donne e l’1% che si identifica come non binario (categoria aggiunta nel 2021);
  • il 47% degli ascoltatori di podcast appartiene alla fascia di età 12-34 anni, il 33% alla fascia 35-54 e il 20% alla fascia con più di 55 anni.

Per ora è tutto…

Se usi i podcast per l’apprendimento, raccontami la tua esperienza nei commenti qui sotto: sarà un valore per tutti.

 

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Credits Pexels

 

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